Prenotazioni dirette: nel 2018, secondo di dati raccolti dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, la componente digitale del turismo ha fatto un significativo passo in avanti.
La situazione del settore travel nel 2018
In Italia gli acquisti digitali per turismo e viaggi hanno raggiunto 14,2 miliardi di euro, il 24% del mercato travel. Cresce il digitale, con una crescita del +8% rispetto gli ultimi 2 anni, dato che comprende anche la spesa dei turisti stranieri in visita al Bel Paese. Analizzando tutto il settore travel, l’aspetto dei trasporti raccoglie il 61% del mercato, seguito dalle strutture che salgono al 29%.
Prenotazioni dirette: entriamo più nel dettaglio
Le prenotazioni dirette degli hotel sul digitale sono cresciute dell’13% rispetto all’anno scorso. Su 100 prenotazioni di hotel avvenute nel 2018, in media 46 sono prenotazioni dirette e (20 tramite email e 11 su sito, app e social network), 36 attraverso i portali OTA.
L’82% delle transazioni è ancora effettuata da computer e tablet, mentre lo smartphone ha un tasso di crescita straordinario, addirittura del +46% rispetto allo scorso anno. Gli acquisti da smartphone del settore turismo superano il 18% e si attestano intorno ai 2,5 miliardi, ma sono in continua crescita.
L’86% dei viaggiatori oggi utilizza il web per prenotare e l’83% per cercare informazioni, il 33% dei turisti condivide l’esperienza in rete alla fine del viaggio, mentre il 36% scrive una recensione.
Prenotazioni dirette: buona crescita, ma c’è un però
I clienti richiedono un’esperienza di acquisto sempre più fluida e tarata sulle proprie esigenze, punto su cui l’offerta si trova ancora in ritardo. Significativo infatti il tasso di abbandono delle prenotazioni del settore travel, che secondo una ricerca dell’azienda di marketing SaleCycle è pari all’81,8%, il più altro delle diverse categorie merceologiche.
Secondo gli stessi dati, il 34% degli utenti abbandona il carrello perché voleva solo curiosare, il 18% invece voleva solo confrontare i prezzi, il 6% perché non ha trovato il metodo di pagamento che desiderava, infine chi ha riscontrato un problema tecnico (il 4%) e non ha potuto ultimare l’acquisto.
Interessante anche vedere il momento in cui è avvenuto l’abbandono: più della metà rinuncia all’acquisto alla pagina del prezzo. Un altro 26% si ferma quando gli sono richiesti i dati personali.
Il 21% passa ad altro quando gli sono richiesti i dettagli di pagamento.