Hotel e web marketing. Vediamo insieme quali sono gli errori più comuni commessi dagli albergatori e che tu non puoi più permetterti di fare. Ognuno di questi, infatti, ti può costare molte perdite in termini di: occupazione delle camere, vendite mancate e minori profitti. Capiamo quindi come puoi evitarli facilmente per aumentare le vendite e incrementare il tuo fatturato.
1. Considerare il tuo sito web “non essenziale”
Il tuo sito web per hotel è lo specchio della tua attività per chi ti raggiunge via internet: è quello che almeno l’80% dei tuoi prossimi clienti vede per prima cosa della tua struttura!
Come curi la hall e le camere del tuo hotel, così dovrai dedicare le stesse attenzioni al tuo sito. Il tuo sito deve attrarre e invogliare alla prenotazione al primo sguardo. Dovrà essere curato alla perfezione della user experience, nei contenuti e nelle immagini. Dovrà essere responsive e contenere tutte le call to action per la prenotazione (il booking engine innanzitutto). Dovrà infine elencare dettagliatamente tutti i servizi, perché anche solo uno di questi può essere quello cercato dal potenziale cliente che deciderà, magari, di prenotare da te.
2. Non avere, o non dare la giusta importanza al booking engine
Hotel e web marketing. Gli errori degli albergatori riguardo al booking engine per hotel sono molti: alcuni ritengono che sia sufficiente avere sul sito un generico form di richiesta, altri si accontentano di plug-in gratuiti o a basso prezzo, altri ancora, senza far nulla, si aspettano semplicemente che le prenotazioni arrivino… magari dal cielo? Questi atteggiamenti sono tutti sbagliati: il booking engine, a saperlo usare bene, è un fantastico acceleratore di vendita e di guadagno. Il nostro consiglio è: scegli un booking engine valido e curalo alla perfezione con: tutte le disponibilità caricate, descrizioni e foto perfette, un sistema di pagamento sicuro, offerte speciali, tariffe dedicate ai tuoi clienti fidelizzati.
3. Non controllare i dati di traffico dei tuoi utenti
Hotel e web marketing: la reportistica è un aspetto essenziale che non devi assolutamente ignorare. Leggere i numeri del sito, delle pagine social e delle campagne ppc ti permetterà di conoscere il tuo pubblico e le sue azioni (per esempio le pagine più visitate o il punto più frequente di abbandono), di correggere eventuali errori e di ottimizzare per vendere di più.
Google Analytics è lo strumento migliore che hai a disposizione per analizzare il traffico sul tuo sito. Puoi completare l’analisi con tool complementari quali Hotjar o Mouseflow, che studiano il comportamento dell’utente mentre visita le tue pagine: tramite le mappe di calore – ossia i punti caldi in cui si sofferma il suo mouse (e l’interesse) – e attraverso la registrazione della sua attività nelle sessioni.
4. Affidarsi solo a Booking.com
Nessuno mette in dubbio l’importanza di Booking.com o delle OTA per farti vendere camere, tuttavia usare quasi esclusivamente le OTA come canale distributivo può creare eccessiva dipendenza e non è consigliato. Ti suggeriamo invece di avere sempre un buon mix distributivo tra tutti i canali a tua disposizione: dal sito web ai GDS (se la tua clientela è business), dai portali di destinazione ai metasearch, oltre a campagne di web marketing ed e-mail marketing ad hoc per ottimizzare e variare la tua distribuzione.
5. Non chiedere (o non salvare) le email dei tuoi clienti
Hotel e web marketing: acquisire un nuovo cliente, lo dicono i dati, ti costa 5 volte in più che mantenere un cliente già acquisito. Questo significa, (ma lo sai già) che i tuoi clienti sono la tua risorsa più preziosa. Non puoi quindi permetterti di ignorarli! Ti consigliamo vivamente di studiare attività ad hoc di email marketing (e di CRM se sei una struttura più grande). La base partirà proprio dalle email dei tuoi clienti, che dovrai obbligatoriamente avere e salvare. Sia quelle dei tuoi clienti diretti, sia quelli che provengono dalle OTA o dai GDS (del quali da sistema non ti è data l’email).