Promuovi il tuo hotel con Google Ads. In Italia, il 92% del totale delle ricerche sul web è effettuato su Google e, come ovvia conseguenza di questo, la PPC Google Ads ha oggi il peso maggiore rispetto agli altri tipi di campagne a pagamento. Vediamo più nel dettaglio caratteristiche e funzionamento.
Regola numero uno. Non è facile come potrebbe sembrare!
Scegliere le keywords, scrivere gli annunci e decidere il budget. Dove sta la difficoltà? Dappertutto, se vuoi una risposta sincera 🙂
Impostare una campagna pay per click di successo su Google, o comunque ottenere risultati concreti, non è un’operazione semplice.
Google ad oggi offre supporto gratuito di circa 3 mesi a chi, piccolo imprenditore o professionista, decide di avviare per la prima volta una campagna Google Ads.
Tuttavia, il nostro consiglio è: se non hai competenze specifiche, o se non hai (parecchio) tempo da dedicare a quest’attività, è meglio chiedere la consulenza di un esperto.
In ogni caso, sia che decidi di affidarti a un professionista, sia che decidi di impostare tu una campagna e valutare i risultati, vediamo insieme come procedere correttamente.
Promuovi il tuo hotel con Google Ads: per prima cosa, definisci il tuo target
Prima di impostare la campagna è fondamentale svolgere un’analisi accurata del tuo target, identificando le parole chiave che utilizzano i tuoi potenziali clienti durante la fase di ricerca.
Devi poi aver ben chiari gli obiettivi della campagna: cosa vuoi ottenere? Vuoi far conoscere il tuo hotel e quindi sei interessato a una campagna di brand awareness? Vuoi vendere camere? Vuoi raccogliere contatti per la tua newsletter o pagina Facebook?
Come riconoscere i Google Ads?
Le campagne PPC su Google, visivamente, sono gli annunci che compaiono all’interno della serp di Google appena sotto il box dove l’utente digita la parola o la frase chiave.
Sono riconoscibili dagli altri perché hanno la dicitura “annuncio” che sta appunto per annuncio sponsorizzato. Alla ricerca dell’utente viene svolta un’asta in tempo reale per stabilire quali annunci compariranno e con quale ordine nella pagina di risultati della ricerca.
Un’operazione per niente semplice
Come dicevamo, impostare una campagna di advertising su Google è un’operazione all’apparenza semplice, ma in realtà molto rischiosa, perché i costi per click su keyword competitive possono essere anche molto alti e quindi, se non ottimizzate, possono “bruciare” in breve tempo parecchi soldi.
In base al tuo target e ai tuoi obiettivi, dovrai definire 5 elementi
1. Le keywords
Per prima cosa devi definire le keywords di tuo interesse, cioè le parole chiave utilizzate dai visitatori nella ricerca su Google, che saranno quelle per cui vuoi comparire come post sponsorizzato.
Un aspetto fondamentale è valutare la loro competitività e quindi il loro costo (detto anche CPC – o cost per click). Come nel caso della SEO, le keyword short tail sono caratterizzate da un alto volume, ma anche da un’alta competitività e quindi un alto CPC, e sono molto generiche.
Le keyword long tail invece hanno un volume più basso individualmente, ma sommate possono portare a volumi totali comparabili con le keyword short tail, e, se scelte bene, portano clienti più in target!
Ricorda che lo scopo finale della campagna è vendere, non avere traffico! Quindi che cosa è meglio? Una keyword che porta 100 persone con un CPC di 3 euro con un tasso di conversione del 1% (e quindi una vendita a 300 euro di costo), oppure una keyword che porta 20 persone in target con un CPC di 1 euro ed un tasso di conversione del 5%, e quindi una vendita a 20 euro di costo? Non ci sono dubbi!
La keyword più importante di tutte, su cui fare una campagna Google Ads è il nome della tua struttura! Oppure, il nome della tua struttura più località.
Questa si chiama, lo abbiamo già visto, brand protection. Come avrai forse notato, i portali fanno campagne PPC sui nomi di praticamente tutte le strutture ricettive. E’ fondamentale evitare che chi cerca il tuo nome su Google, e che quindi vuole prenotare proprio da te, finisca su un portale perché è il primo link che trova.
La conseguenza è che dovrai pagare le commissioni anche su chi ti conosce: solo perché il tuo sito ufficiale non è il primo risultato della ricerca!
2. L’annuncio
Un annuncio di base è composto da un titolo (headline), un link (display url), e una descrizione (description), come mostrato qui:
È possibile anche fare annunci più complessi, con link interni diretti, e quindi maggiore visibilità, come quello di Booking.com che vedi qui:
Il messaggio che compare nell’annuncio è fondamentale, per cui calibra parola per parola. Dal momento che il tuo annuncio apparirà vicino ai tuoi competitor, dovrai sintetizzare in una o pochissime frasi la tua value proposition ed esaltarla in un messaggio differenziante.
Non solo. Nel testo dell’annuncio deve emergere chiaramente l’esigenza degli utenti che ricercano e come tu la puoi soddisfare, possibilmente meglio degli altri.
Se hai promozioni in corso, non dimenticarti di dirlo nell’annuncio!
3. Il flusso della campagna
In quale pagina atterrerà l’utente cliccando il tuo annuncio? Sulla home page, su una pagina specifica del tuo sito, oppure (meglio) su una landing page creata ad hoc?
Devi sapere che fare una campagna PPC sulla home page del proprio sito è una pratica comune ma non del tutto corretta. In base alla chiave di ricerca che è stata digitata dal cliente e dal testo dell’annuncio, la campagna sarà molto più efficace se crei una landing page con tutte le tue risposte a quella precisa domanda, come abbiamo visto in un articolo dedicato.
4. Il budget
Nelle campagne PPC il budget si programma prima e se l’operazione è gestita in maniera corretta, non avrai brutte sorprese. Il costo delle keywords cambia in base all’argomento, se l’argomento è popolare e molto cercato, anche in base ai competitor, cioè a quanti altri clienti sono disposti a pagare per un click. Le keywords molto cercate e molto concorrenziali sono anche molto costose.
5. Che sia mobile friendly
Ricordati degli utenti mobile. Un esempio: i millennials (la generazione nata tra il 1980 e il 1995), secondo quanto attestano i dati, utilizzano lo smartphone per il 93% delle connessioni, ma anche le generazioni precedenti preferiscono il mobile.
La loro esperienza dovrà quindi essere rapida e su misura. Per chi visualizza il tuo annuncio da mobile, quindi, includi nel messaggio la call to action “chiama direttamente”. Crea poi una landing page responsive, anch’essa con la call to action “chiama” chiara ed evidente!
Come costruire una campagna su Google?
Prepara una lista di keywords possibilmente long tail (dai 4 termini in su) quindi predisponi annunci che spiegano e sviluppano la frase chiave, con una call to action (invito al click).
Per definire le keywords, il costo e i volumi di ricerca delle keywords ti puoi affidare a diversi tool, i più noti:
– I tool di Google
– SEMRush
– Wordtracker
– Keyword Explorer di Moz
ti consigliamo di iniziare proprio da Google, che mette a disposizione il keyword planner, in cui puoi verificare i termini più utilizzati, trovare idee e spunti, ricevere statistiche, vedere il cost per click (CPC) medio.
Ora puoi raggruppare più keywords e annunci (3 o 4) in gruppi di annunci, che fanno riferimento a un determinato aspetto della tua struttura.
Per esempio, puoi focalizzarti su:
– Categoria di appartenenza (per es., hotel 3 stelle, hotel economico, hotel esclusivo…)
– Località (per es., vicino alla stazione centrale)
– Target (hotel per famiglie / per la clientela business…)
– Servizi (piscina, concierge, SPA…)
– Eventi (Pasqua, Natale, fiere…)
Puoi scegliere anche i criteri di corrispondenza delle parole o frasi chiave, cioè quando i tuoi annunci compariranno in base alla keyword:
– Corrispondenza generica: il tuo annuncio è pubblicato anche con keywords simili
– Corrispondenza a frase: il tuo annuncio è attivato quando qualcuno inserisce la tua keyword esatta, ma anche con altre parole prima o dopo
– Corrispondenza esatta: il tuo annuncio è pubblicato solo con la keyword esatta
– Corrispondenza negativa: ti permette escludere particolari termini, impedendo che questi mostrino i tuoi annunci
Il nostro consiglio è miscelare le diverse tipologie di corrispondenze, in quanto sceglierne solo una potrebbe essere limitante. Una volta che avvii la campagna, comunque, dovrai sempre correggere il tiro in base ai risultati.